lunedì 5 agosto 2013

Progetto Sardegna libera ” La Lobby dei Sardi”

Progetto Sardegna libera
La Lobby dei Sardi
parte 1 e 2


Il progetto prevede la costituzione di una sorta di governo ombra, una lobby che si inserisca nella maniera piu’ profonda possibile laddove vengano prese decisioni importanti e di aiuto al progetto.

Il gruppo costituente deve avere ben precise peculiarita’

1)     l’essere indipendentista
2)     essere fedele al progetto
3)     avere caratteristiche idonee al ruolo incaricato


in pratica come accennato si costituisce una vera e  propria Lobby , di tutti i Sardi che vorranno aderire e che abbiano ben preciso in mente che lo scopo principale e finale deve essere la

Indipendenza della Sardegna

Le motivazioni con cui nasce il progetto sono ben chiare e spesso evidenziate nei contesti politico economici , ma deve essere ribadito e ben radicato nelle menti di chi partecipa al progetto che :

La Sardegna puo’ sopravvivere alla divisione dall’Italia , senza correre nessun rischio.

E che pertanto bisogna vedere la attuale situazione con una visione paradigmaticamente diversa da quella con la quale la maggior parte dei Sardi la vede .

Questi concetti tecnico pratici saranno ben precisati nelle riunioni periodiche che verranno programmate ed effettuate con lo scopo di cementare la unione di chi vi partecipa , ed eventualmente allontanare dal progetto chi non ne e’ convinto fermamente.

Il progetto pertanto verra’ chiamato

“La Lobby di tutti i Sardi consapevoli “


Il sistema da abbattere e’ quello politico economico e sociale che l’Italia ci impone e ci propina come unica possibilita’ di sviluppo e di benessere.

Agli occhi attenti di persone illuminate , cio’ non puo’ apparire che una truffa perpretata con l’ausilio dei mass media che hanno l’effetto di addormentare le coscienze delle genti Sarde, e con il solito sistema del bastone e della carota , nonche dividendo il popolo Sardo in piccolissimi apparati che poi vengono volutamente e scientemente messi in contrasto gli uni con gli altri.

Pertanto si dovra’ creare una struttura che operi nei campi di contrasto che sono quelli summenzionati

-         Quello politico
-         Quello economico
-         Quello sociale

Come ben sappiamo sono le risoluzioni politiche che influiscono sulla vita di ognuno dei sardi , e la politica e’ al soldo dei potentati economici , e vive sul supporto popolare.


Quindi la opera di contrasto dovra’ essere unica in tutti i settori

Con unica si intende che le decisioni saranno prese in maniera che sinergicamente convergano negli interessi del Popolo Sardo.

Occorre quindi organizzare settore per settore con persono che abbiano ben preciso il compito a cui saranno assegnati.

Le responsabilita’  non sono di poco conto , pertanto la scelta delle persone che dovranno rappresentare il progetto dovra’ essere oggetto di attenta cura e selezione delle persone che lo andranno a creare .





La Organizzazione

La organizzazione deve essere di tipo verticistico che al momento sono le uniche che possano garantire una certa sicurezza di controllo.

Inoltre e non meno importante , sara’ stilato un regolamento quadro , che non permettera’ nessuna fuga in avanti di nessun partecipante , e neanche la possibilita’ di derogare da quelli che sono i paletti limitanti , atti alla salvaguardia e alla conservazione della filosofia del progetto medesimo.

Una sorta di consiglio direttivo , sara’ approntato e dovra’ avere queste caratteristiche

a)     riservatezza assoluta
b)    le decisioni sono prese a voto palese o segreto a seconda della importanza e delle necessita’ e priorita’ ,che il presidente del gruppo assegnera’ al caso specifico.


Il Presidente nominato dal consiglio e’ colui che impersona il progetto , pertanto non potra’ e non dovra’ mai essere oggetto di contestazione e di discussioni esterne al consiglio stesso, che e’ l’unico luogo deputato per le discussioni e le decisioni da prendere

Sara’ stilato all’uopo un regolamento sul modus operandi dello stesso consiglio operativo.

In questa fase e’ preferibile non spiegare i particolari che potrebbero tornare utili eventualmente ad attacchi futuri , ma che saranno ovviamente resi noti ai consiglieri tutti.


Le figure del Progetto.

Le figure per l’avvio del progetto sono 14

Quattro per ogni settore per i tre settori su n menzionati

il Presidente

ed un Portavoce anche addetto alle pubbliche relazioni.

Quindi ogni sottogruppo , specificatamente , per i settori

Politico,
Economico
E Sociale

Avra’ un responsabile , un vice e 2 consiglieri

Ogni sottogruppo potra’ organizzare previa autorizzazione del consiglio , le iniziative che ritiene necessarie , e seguirle sinche’ le si ritenga necessarie.

Tutto il sistema e’ legato agli interessi della Sardegna e del Popolo Sardo , pertanto non potranno in nessun modo prendere iniziative seppur convenienti che vadano contro questo principio .


Il responsabile del gruppo e’ anche delegato ai rapporti con le terze persone ed organizzazioni od enti che parteciperanno al progetto , sara’ quindi un filtro ulteriore che permetta riservatezza e quindi la possibilita’ di non inquinare con discussioni e partecipazioni nocive il lavoro e l’operato del Consiglio Direttivo.



La filosofia del Progetto

Il progetto nasce con lo scopo di incoraggiarela Indipendenza della sardegna pertanto appoggera’ in tutti i modi Partiti , Movimenti , Associazioni , Singole persone o manifestazioni , che vadano in quel senso.

Quindi non solo questo progetto crede nella liberta’ delle singole organizzazioni o persone , ma si propone di affiancarle se richiesto , nella misura che viene richiesta.

Quindi , partecipazione a manifestazioni con sardi a noi vicini, collaborazione alle spese per manifestazioni propedeutiche alla Indipendenza della Sardegna , od anche qualsiasi tipo di collaborazione richiesta.

Il progetto e’ aperto a tutti i Sardi consenzienti , e che abbiano compiutezza della attuale situazione di crisi, e che si propongano di lottare affinche’ il diritto di autodeterminazione , possa un domani a breve scadenza essere e diventare realta’.

Quindi per la partecipazione , non e’ richiesta nessuna tessera, e nessuna partecipazione ad altre associazioni Indipendentiste dovra’ essere abiurata.

Non saranno accettati nel contesto solamente coloro che si dichiarino , o che la loro personale storia, palesi essere a tutti gli effetti contrari ai principi per i quali nasce il presente progetto.

Non saranno inoltre accettati tutti coloro che si siano macchiati di reati legati al razzismo , e reati comuni abbietti sulle persone .

Sono assolutamente ammessi tutti coloro che abbiano subito reati di carattere politico, non legati come dicevamo a violenza su persone se non per difesa personale.



Come funziona nella sua essenza il progetto ?


Come piu’ volte ripetuto lo scopo finale e’ la liberazione della Sardegna dal giogo Italico.

Ed anche dai potentati economici che ne schiacciano e ne bloccano lo sviluppo e di conseguenza la crescita economico culturale e sociale .

In pratica a chi nega al Sardo il diritto alla felicita’ in terra propria.

Noi dobbiamo diventare quindi

I Padroni a Casa Nostra.

Al momento la situazione se fosse una competizione sportiva e’ di completa disfatta davanti ad una equipe come quella italiana , non certo fortissima e trascendentale , ma organizzata con strutture di dominio spesso piu’ celate che evidenti.

E’ quindi obbligatorio prendere le contromisure , attuando quindi in ogni situazione una certa riservatezza , anzi in determinati casi una assoluta riservatezza.

Comunque operativamente ci si muovera’ nel seguente modo

Si riunisce il gruppo del consiglio di amministrazione con Presidente e Portavoce ovviamente compresi.

Si decide da dove iniziare ad effettuare la lotta di contrasto per riuscire negli intenti previsti.

Ovviamente la priorita’ andra’ data alla parte economica e commerciale , che crei i fondi necessari per le lotte politiche che inducano le scelte e quelle sociali dove si deve ricercare il consenso.

Faccio alcuni esempi per capire meglio .

Ad esempio si avviino attivita’ di commercio di prodotti locali , bypassando alcune pesanti spese con metodi alternativi tipo la realizzazione e la diffusione di una moneta complementare di tipo elettronico , che permetta a chi partecipa al progetto di avvantaggiarsi , e non poco direi, degli eventuali “ Baratti “ di merci e di servizi.

Creazione di mercatini locali di prodotti sardi ed anche a filiera corta a prezzi giusti ed adeguati alla attuale situazione

Creare locali tipo snaccheria di stampo moderno dove si riesce ad avere  pasti e ristori rapidi di qualita’ ed a prezzi estremamente contenuti .

Organizzazione di mercatini all’estero italiano e continentale europea , in forma diretta attraverso gli emigrati , e con una direzione diretta in Sardegna .

Sia ben chiaro che non si tratterebbe di creare una filiera di attivita’ alternative ma supportare quelle esistenti e rinforzarle con attivita’ sinergiche, e realizzarle ove non esistano.

La realizzazione di un centro servizi al servizio dei Sardi e delle sole imprese Sarde di modo da creare anche a distanza un canale che permetta sia a coloro che ne avessero necessita’ di avere un prodotto o un servizio , sia a chi lo propone di avere piu’ facilita’ nel reperire clientela, con ovvio risparmio di entrambi gli enti .

La creazione di una cassa privata , che dia le massime garanzie , che funzioni come una Banca , visto che non e’ possibile realizzarne una in tempi brevi, oppure chiedere all’unica locale rimasta di ingrandire il suo raggio operativo chiedendo la realizzazione di sportelli in tuttala Sardegna.

In pratica si tratta di iniziare un processo di ricostruzione di una nuova societa’ che preveda la esclusione di malfattori e di politici corrotti.

Tutti i nostri rappresentanti nei vari settori sia che siano del consiglio direttivo o delegati , dovranno tenere un comportamento eticamente e socialmente inappuntabile e sempre rivolto al benessere comune.

Ogni Zona geografica o distretto , che non corrispondera’ alle cosiddette provincie Italiane , ma solo a zone geograficamente compatibili ed omogenee, avra’ un referente delegato , che non avra’ poteri decisionali , ma che immediatamente in tempo reale si colleghera’ con il Responsabile del settore a cui e’ rivolta la istanza , e si operera’ in merito .

La forza del gruppo nasce dalla sinergia di tutti i Sardi e dalla crescita’ delle conoscenze , quindi ogni Sardo consapevole potra’ avere immediatamente delle risposte in merito alle necessita’ ed alle situazioni che si presentassero o fossero presenti.



Ulteriori precisazioni


Liberarela Sardegna non e’ difficile e non occorre granche’ di piu’ di quello che gia’ possediamo.

Si tratta di non perdere quello che ci e’ rimasto , le nostre terre e le nostre case , ed il nostro sapere antico in pastorizia ed agricoltura.

Raccogliere da tutte le leggi possibili le risorse necessarie, a qualsiasi livello , ed operare usufruendo di tutte le leggi possibili con l’ausilio di uno o piu’ professionisti.


Essendo questo un riassunto del progetto ad uso conoscitivo , sono sempre nella disponibilita’ a livello privato di spiegarne i particolari , in quanto una dose di riservatezza e’ necessaria per motivi di facile comprensione che sarebbe inutile e dannoso spiegare in un network come questo.

So’ bene che queste righe saranno percepite da poche persone , infatti a loro mi rivolgo, a coloro cioe’ che hanno a cuore questa nostra martoriata terra.

Obbiettivamente devo considerare questa iniziativa , non condivisibile da chi pensa ed agisce italiano, noi che abbiamo in piu’ questa dote , sentimento , anelito alto che e’ l’amore viscerale e ragionato sulla nostra terra , dobbiamo armarci , in maniera dura e decisa e con le regole , non sempre pulite ed ordinate che le guerre impongono.

Pensare di andare ad abbattere il colosso che rappresenta il nostro nemico con le semplici parole e’ assolutamente utopistico.

Il tragitto che ci proponiamo di fare non e’ certamente agevole e neppure semplice come organizzazione in quanto vi saranno da considerare cose che al momento non si intravedono.

Ma e’ la unica via d’uscita che abbiamo

Riappropiamoci della nostra terra e della nostra dignita’ con tutti i mezzi possibili e anche contro quei Sardi colonizzati culturalmente che non riescono a percepire i vantaggi che avrebbero da questa scelta .

Antonio Bassu

progetto sardegna libera di Antonio Bassu

Progetto Sardegna libera ” La Lobby dei Sardi”

Progetto Sardegna libera
La Lobby dei Sardi
parte 1 e 2


Il progetto prevede la costituzione di una sorta di governo ombra, una lobby che si inserisca nella maniera piu’ profonda possibile laddove vengano prese decisioni importanti e di aiuto al progetto.

Il gruppo costituente deve avere ben precise peculiarita’

1)     l’essere indipendentista
2)     essere fedele al progetto
3)     avere caratteristiche idonee al ruolo incaricato


in pratica come accennato si costituisce una vera e  propria Lobby , di tutti i Sardi che vorranno aderire e che abbiano ben preciso in mente che lo scopo principale e finale deve essere la

Indipendenza della Sardegna

Le motivazioni con cui nasce il progetto sono ben chiare e spesso evidenziate nei contesti politico economici , ma deve essere ribadito e ben radicato nelle menti di chi partecipa al progetto che :

La Sardegna puo’ sopravvivere alla divisione dall’Italia , senza correre nessun rischio.

E che pertanto bisogna vedere la attuale situazione con una visione paradigmaticamente diversa da quella con la quale la maggior parte dei Sardi la vede .

Questi concetti tecnico pratici saranno ben precisati nelle riunioni periodiche che verranno programmate ed effettuate con lo scopo di cementare la unione di chi vi partecipa , ed eventualmente allontanare dal progetto chi non ne e’ convinto fermamente.

Il progetto pertanto verra’ chiamato

“La Lobby di tutti i Sardi consapevoli “


Il sistema da abbattere e’ quello politico economico e sociale che l’Italia ci impone e ci propina come unica possibilita’ di sviluppo e di benessere.

Agli occhi attenti di persone illuminate , cio’ non puo’ apparire che una truffa perpretata con l’ausilio dei mass media che hanno l’effetto di addormentare le coscienze delle genti Sarde, e con il solito sistema del bastone e della carota , nonche dividendo il popolo Sardo in piccolissimi apparati che poi vengono volutamente e scientemente messi in contrasto gli uni con gli altri.

Pertanto si dovra’ creare una struttura che operi nei campi di contrasto che sono quelli summenzionati

-         Quello politico
-         Quello economico
-         Quello sociale

Come ben sappiamo sono le risoluzioni politiche che influiscono sulla vita di ognuno dei sardi , e la politica e’ al soldo dei potentati economici , e vive sul supporto popolare.


Quindi la opera di contrasto dovra’ essere unica in tutti i settori

Con unica si intende che le decisioni saranno prese in maniera che sinergicamente convergano negli interessi del Popolo Sardo.

Occorre quindi organizzare settore per settore con persono che abbiano ben preciso il compito a cui saranno assegnati.

Le responsabilita’  non sono di poco conto , pertanto la scelta delle persone che dovranno rappresentare il progetto dovra’ essere oggetto di attenta cura e selezione delle persone che lo andranno a creare .





La Organizzazione

La organizzazione deve essere di tipo verticistico che al momento sono le uniche che possano garantire una certa sicurezza di controllo.

Inoltre e non meno importante , sara’ stilato un regolamento quadro , che non permettera’ nessuna fuga in avanti di nessun partecipante , e neanche la possibilita’ di derogare da quelli che sono i paletti limitanti , atti alla salvaguardia e alla conservazione della filosofia del progetto medesimo.

Una sorta di consiglio direttivo , sara’ approntato e dovra’ avere queste caratteristiche

a)     riservatezza assoluta
b)    le decisioni sono prese a voto palese o segreto a seconda della importanza e delle necessita’ e priorita’ ,che il presidente del gruppo assegnera’ al caso specifico.


Il Presidente nominato dal consiglio e’ colui che impersona il progetto , pertanto non potra’ e non dovra’ mai essere oggetto di contestazione e di discussioni esterne al consiglio stesso, che e’ l’unico luogo deputato per le discussioni e le decisioni da prendere

Sara’ stilato all’uopo un regolamento sul modus operandi dello stesso consiglio operativo.

In questa fase e’ preferibile non spiegare i particolari che potrebbero tornare utili eventualmente ad attacchi futuri , ma che saranno ovviamente resi noti ai consiglieri tutti.


Le figure del Progetto.

Le figure per l’avvio del progetto sono 14

Quattro per ogni settore per i tre settori su n menzionati

il Presidente

ed un Portavoce anche addetto alle pubbliche relazioni.

Quindi ogni sottogruppo , specificatamente , per i settori

Politico,
Economico
E Sociale

Avra’ un responsabile , un vice e 2 consiglieri

Ogni sottogruppo potra’ organizzare previa autorizzazione del consiglio , le iniziative che ritiene necessarie , e seguirle sinche’ le si ritenga necessarie.

Tutto il sistema e’ legato agli interessi della Sardegna e del Popolo Sardo , pertanto non potranno in nessun modo prendere iniziative seppur convenienti che vadano contro questo principio .


Il responsabile del gruppo e’ anche delegato ai rapporti con le terze persone ed organizzazioni od enti che parteciperanno al progetto , sara’ quindi un filtro ulteriore che permetta riservatezza e quindi la possibilita’ di non inquinare con discussioni e partecipazioni nocive il lavoro e l’operato del Consiglio Direttivo.



La filosofia del Progetto

Il progetto nasce con lo scopo di incoraggiarela Indipendenza della sardegna pertanto appoggera’ in tutti i modi Partiti , Movimenti , Associazioni , Singole persone o manifestazioni , che vadano in quel senso.

Quindi non solo questo progetto crede nella liberta’ delle singole organizzazioni o persone , ma si propone di affiancarle se richiesto , nella misura che viene richiesta.

Quindi , partecipazione a manifestazioni con sardi a noi vicini, collaborazione alle spese per manifestazioni propedeutiche alla Indipendenza della Sardegna , od anche qualsiasi tipo di collaborazione richiesta.

Il progetto e’ aperto a tutti i Sardi consenzienti , e che abbiano compiutezza della attuale situazione di crisi, e che si propongano di lottare affinche’ il diritto di autodeterminazione , possa un domani a breve scadenza essere e diventare realta’.

Quindi per la partecipazione , non e’ richiesta nessuna tessera, e nessuna partecipazione ad altre associazioni Indipendentiste dovra’ essere abiurata.

Non saranno accettati nel contesto solamente coloro che si dichiarino , o che la loro personale storia, palesi essere a tutti gli effetti contrari ai principi per i quali nasce il presente progetto.

Non saranno inoltre accettati tutti coloro che si siano macchiati di reati legati al razzismo , e reati comuni abbietti sulle persone .

Sono assolutamente ammessi tutti coloro che abbiano subito reati di carattere politico, non legati come dicevamo a violenza su persone se non per difesa personale.



Come funziona nella sua essenza il progetto ?


Come piu’ volte ripetuto lo scopo finale e’ la liberazione della Sardegna dal giogo Italico.

Ed anche dai potentati economici che ne schiacciano e ne bloccano lo sviluppo e di conseguenza la crescita economico culturale e sociale .

In pratica a chi nega al Sardo il diritto alla felicita’ in terra propria.

Noi dobbiamo diventare quindi

I Padroni a Casa Nostra.

Al momento la situazione se fosse una competizione sportiva e’ di completa disfatta davanti ad una equipe come quella italiana , non certo fortissima e trascendentale , ma organizzata con strutture di dominio spesso piu’ celate che evidenti.

E’ quindi obbligatorio prendere le contromisure , attuando quindi in ogni situazione una certa riservatezza , anzi in determinati casi una assoluta riservatezza.

Comunque operativamente ci si muovera’ nel seguente modo

Si riunisce il gruppo del consiglio di amministrazione con Presidente e Portavoce ovviamente compresi.

Si decide da dove iniziare ad effettuare la lotta di contrasto per riuscire negli intenti previsti.

Ovviamente la priorita’ andra’ data alla parte economica e commerciale , che crei i fondi necessari per le lotte politiche che inducano le scelte e quelle sociali dove si deve ricercare il consenso.

Faccio alcuni esempi per capire meglio .

Ad esempio si avviino attivita’ di commercio di prodotti locali , bypassando alcune pesanti spese con metodi alternativi tipo la realizzazione e la diffusione di una moneta complementare di tipo elettronico , che permetta a chi partecipa al progetto di avvantaggiarsi , e non poco direi, degli eventuali “ Baratti “ di merci e di servizi.

Creazione di mercatini locali di prodotti sardi ed anche a filiera corta a prezzi giusti ed adeguati alla attuale situazione

Creare locali tipo snaccheria di stampo moderno dove si riesce ad avere  pasti e ristori rapidi di qualita’ ed a prezzi estremamente contenuti .

Organizzazione di mercatini all’estero italiano e continentale europea , in forma diretta attraverso gli emigrati , e con una direzione diretta in Sardegna .

Sia ben chiaro che non si tratterebbe di creare una filiera di attivita’ alternative ma supportare quelle esistenti e rinforzarle con attivita’ sinergiche, e realizzarle ove non esistano.

La realizzazione di un centro servizi al servizio dei Sardi e delle sole imprese Sarde di modo da creare anche a distanza un canale che permetta sia a coloro che ne avessero necessita’ di avere un prodotto o un servizio , sia a chi lo propone di avere piu’ facilita’ nel reperire clientela, con ovvio risparmio di entrambi gli enti .

La creazione di una cassa privata , che dia le massime garanzie , che funzioni come una Banca , visto che non e’ possibile realizzarne una in tempi brevi, oppure chiedere all’unica locale rimasta di ingrandire il suo raggio operativo chiedendo la realizzazione di sportelli in tuttala Sardegna.

In pratica si tratta di iniziare un processo di ricostruzione di una nuova societa’ che preveda la esclusione di malfattori e di politici corrotti.

Tutti i nostri rappresentanti nei vari settori sia che siano del consiglio direttivo o delegati , dovranno tenere un comportamento eticamente e socialmente inappuntabile e sempre rivolto al benessere comune.

Ogni Zona geografica o distretto , che non corrispondera’ alle cosiddette provincie Italiane , ma solo a zone geograficamente compatibili ed omogenee, avra’ un referente delegato , che non avra’ poteri decisionali , ma che immediatamente in tempo reale si colleghera’ con il Responsabile del settore a cui e’ rivolta la istanza , e si operera’ in merito .

La forza del gruppo nasce dalla sinergia di tutti i Sardi e dalla crescita’ delle conoscenze , quindi ogni Sardo consapevole potra’ avere immediatamente delle risposte in merito alle necessita’ ed alle situazioni che si presentassero o fossero presenti.



Ulteriori precisazioni


Liberarela Sardegna non e’ difficile e non occorre granche’ di piu’ di quello che gia’ possediamo.

Si tratta di non perdere quello che ci e’ rimasto , le nostre terre e le nostre case , ed il nostro sapere antico in pastorizia ed agricoltura.

Raccogliere da tutte le leggi possibili le risorse necessarie, a qualsiasi livello , ed operare usufruendo di tutte le leggi possibili con l’ausilio di uno o piu’ professionisti.


Essendo questo un riassunto del progetto ad uso conoscitivo , sono sempre nella disponibilita’ a livello privato di spiegarne i particolari , in quanto una dose di riservatezza e’ necessaria per motivi di facile comprensione che sarebbe inutile e dannoso spiegare in un network come questo.

So’ bene che queste righe saranno percepite da poche persone , infatti a loro mi rivolgo, a coloro cioe’ che hanno a cuore questa nostra martoriata terra.

Obbiettivamente devo considerare questa iniziativa , non condivisibile da chi pensa ed agisce italiano, noi che abbiamo in piu’ questa dote , sentimento , anelito alto che e’ l’amore viscerale e ragionato sulla nostra terra , dobbiamo armarci , in maniera dura e decisa e con le regole , non sempre pulite ed ordinate che le guerre impongono.

Pensare di andare ad abbattere il colosso che rappresenta il nostro nemico con le semplici parole e’ assolutamente utopistico.

Il tragitto che ci proponiamo di fare non e’ certamente agevole e neppure semplice come organizzazione in quanto vi saranno da considerare cose che al momento non si intravedono.

Ma e’ la unica via d’uscita che abbiamo

Riappropiamoci della nostra terra e della nostra dignita’ con tutti i mezzi possibili e anche contro quei Sardi colonizzati culturalmente che non riescono a percepire i vantaggi che avrebbero da questa scelta .

Antonio Bassu

venerdì 14 giugno 2013

Questa è la gente che i cari ministri ITALIANI vogliono a tutti i costi dargli la cittadinanza italiana.In Italia gli stranieri non solo ci mangiano per traverso, ma crocifiggono anche i nostri animali. Cos’ha da dire la ministra Kyenge?

Foto: In Italia gli stranieri non solo ci mangiano per traverso, ma crocifiggono anche i nostri animali. Cos’ha da dire la ministra Kyenge?


L’hanno messo in croce, semplicemente per inscenare una protesta anticristiana. E’ successo in Italia, a casa nostra, nel Ragusano. A farlo sono stati alcuni “coloureds”, limitiamoci a chiamarli così, di fede musulmana.
Esprimo tutto il mio sconcerto per questo episodio d’inciviltà e di gratuita crudeltà. Al di là dell’amore e del rispetto che si può avere per qualunque essere vivente, dunque anche per gli animali, la vicenda ha qualcosa di turpe e di inqualificabile.
I veri italiani, non quelli che sempre si piegano a novanta gradi nel nome del buonismo, non meritano di essere accomunati a questi selvaggi, individui che dovrebbero essere puniti severamente e che io auspico vengano individuati soprattutto per distinguerli dai tantissimi cittadini onesti che si occupano con tanto volontariato della tutela degli animali e dell’ambiente, e che sicuramente provano lo stesso disgusto che stanno provando, nei confronti di tanta inciviltà, tutti coloro i quali leggono o sentono questa notizia.
E poi sorge spontanea una duplice domanda: se questi signori non si trovano bene in Italia, perché non se ne tornano al loro paese? Ed ancora: cosa sarebbe successo a uno di noi se fosse andato in uno stato musulmano e avesse crocifisso l’immagine di Maometto? 
In Italia gli stranieri non solo ci mangiano per traverso, ma crocifiggono anche i nostri animali. Cos’ha da dire la ministra Kyenge?


L’hanno messo in croce, semplicemente per inscenare una protesta anticristiana. E’ successo in Italia, a casa nostra, nel Ragusano. A farlo sono stati alcuni “coloureds”, limitiamoci a chiamarli così, di fede musulmana.
Esprimo tutto il mio sconcerto per questo episodio d’inciviltà e di gratuita crudeltà. Al di là dell’amore e del rispetto che si può avere per qualunque essere vivente, dunque anche per gli animali, la vicenda ha qualcosa di turpe e di inqualificabile.
I veri italiani, non quelli che sempre si piegano a novanta gradi nel nome del buonismo, non meritano di essere accomunati a questi selvaggi, individui che dovrebbero essere puniti severamente e che io auspico vengano individuati soprattutto per distinguerli dai tantissimi cittadini onesti che si occupano con tanto volontariato della tutela degli animali e dell’ambiente, e che sicuramente provano lo stesso disgusto che stanno provando, nei confronti di tanta inciviltà, tutti coloro i quali leggono o sentono questa notizia.
E poi sorge spontanea una duplice domanda: se questi signori non si trovano bene in Italia, perché non se ne tornano al loro paese? Ed ancora: cosa sarebbe successo a uno di noi se fosse andato in uno stato musulmano e avesse crocifisso l’immagine di Maometto?

lunedì 10 giugno 2013

Anche gli indipendentisti di Doddore Meloni bloccano i porti sardi

Anche gli indipendentisti di Doddore Meloni bloccano i porti sardi

Anche il Movimento Meris in Dommu nosta dell’indipendentista di Terralba Doddore Meloni, con i suoi militanti partecipa al blocco dei porti di Cagliari, Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci, deciso di varie sigle per rilanciare i problemi dei collegamenti tra la Sardegna e la Penisola. La protesta dovrebbe proseguire sino a venerdì prossimo.
Ina una nota Doddore Meloni, riassume le rivendicazioni avanzate dal suo movimento, nell’ambito di questa iniziativa: ottenimento della zona franca con l’immediata attuazione dei provvedimenti che rilanciano la Sardegna verso l’Europa;  salvaguardia degli incentivi per chi trasporta via mare e attivazione di nuove linee per il trasporto merci;  pagamenti in tempi certi e certezze del credito, con pagamenti obbligatori a 30 giorni per tutta la filiera del trasporto e riscossione forzata verso chi non paga.
Lunedì, 10 giugno 2013

domenica 9 giugno 2013

Caro traghetti, dalla mezzanotte la protesta di Unidos: previsto il blocco dei porti sardi

Caro traghetti, dalla mezzanotte la protesta di Unidos: previsto il blocco dei porti sardi

Articolo pubblicato il 9 giugno 2013
porto
Blocco dei porti sardi contro il caro traghetti. Dalla mezzanotte di oggi si fermeranno i porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci. Mentre alle 4 scatterà il blocco di Porto Torres, e domani mattina, dalle 8, quello di Livorno.
Sempre domani, dalle 8.30, presidio ad Olbia da parte degli aderenti al movimento “Trasporto unito” e “Unidos Sardegna”: alla manifestazione saranno presenti Piero Longo, segretario nazionale Trasporto Unito, il deputato Mauro Pili (Pdl) e il coordinatore regionale Trasporto Unito, Piero Muscas.
Gli stessi manifestanti, guidati da Pili, il primo giugno scorso avevano effettuato un blitz nel porto di Arbatax: a bordo della Bonaria avevano fatto calare anche uno striscione grande quanto la nave, con due sole parole: “Basta monopoli”.
Il risultato fu che nel giorno della protesta il ministro delle Infrastrutture e trasporti Lupi aveva garantito l’immediata convocazione di un vertice sulla vertenza.
Pili, Unidos e Trasporto Unito, avevano già annunciato per il 10 giugno il blocco dei porti sardi e nazionali contro i rincari. Il blocco è atteso per la notte.

sabato 8 giugno 2013

REFERENDUM REGIONALE CONSULTIVO PER L'ISTITUZIONE DELLA ZONA FRANCA

Tutto Il POPOLO SARDO è invitato a cercare nel proprio comune o città di appartenenza i punti di ritrovo per poter FIRMARE il referendum, per l`istituzione della zona franca
CERCATELI E FATE VALERE IL VOSTRO POTERE DI FIRMA!!!! E UN DIRITTO!!!

AVANTI FORZA PARIS .
M.C Olbia 

domenica 26 maggio 2013

INCONTRO DEL 25 MAGGIO OLBIA



Buonasera a tutti  come tutti i fratelli e sorelle Sardi ritrovo la mia identità come PURO GUERRIERO SHARDANA, indipendentista e sardo dalla nascita,
Ho sempre seguito nell’ombra l’evoluzione di tutti i partiti indipendentisti, sardi e non.
Solo ora è giunto il momento di dare voce pubblicamente alle mie emozioni, esternare le mie idee e rendere omaggio a tutti gli indipendentisti qui presenti , in particolar modo al mio Leader Doddore .
Porto una sola BANDIERA Questa è quella che onoro ogni giorno della mia vita..!!
Nessun partito indipendentista è più bravo o meno bravo dell'altro.
Tutti dicono la stessa cosa, ma alla fine il risultato lo abbiamo visto nelle votazioni piccole percentuali di voto e tutti a CASA.
Fino a che nelle stanze dei BOTTONI   saremmo governati da Partiti ITALIANI  nessun partito indipendentista sarà preso in considerazione dal POPOLO , IL POPOLO sardo NON SARà PRESO IN CONSIDERAZIONE !!
Solo l'unione fà la forza e in questi casi solo una unica bandiera può accorpare tutti i partiti, senza togliere a nessuno le sue idee di sviluppo e crescita del territorio .
 (L’esempio)  dai  nostri Fratelli CORSI L'INDIPENDENTISMO E' FORMATO , CARATTERIZZATO Stigmatizzato e PROPAGANDATO DA UNA SOLA  UNICA E SOVRANA BANDIERA., perché sono UNITI COME POPOLO !!!!!!!
Menzionando L’incontro del 4-Maggio tra i partiti dei Movimenti Indipendentisti, quell’incontro ha   stigmatizzando l’impasse autonomista , per  L’unione di tutti i partiti INDIPENDENTISTI.
Una UNIONE  per L’affermazione dei diritti nazionali del popolo Sardo  ,,che  servirà  all’instaurazione del potere popolare e democratico.
Alla messa in scacco  del colonialismo, alla  espressione della volontà del popolo Sardo Consultato a suffragio UNIVERSALE.
Alla protezione del patrimonio nazionale Sardo, alla creazione delle strutture economiche sociali e  politiche.
È precisato che, "nell’ambito dell’indipendenza Unica nazionale la società Sarda, nata sotto una unica bandiera sarà , priva di ogni forma di sfruttamento e di oppressione".
Lo sviluppo di nuove tecnologie,  la modifica di quelle esistenti, la tutela del territorio sono nel pensiero del Popolo Sardo, questi saranno i cardini di questa nuova ERA .
Perché "La verità, una volta risvegliata, non tornerà mai in sonno". Perché Il Popolo Sardo  non debba più conoscere rassegnazionesottomissione a nessuno dico nessuno STATO OPPRESSORE o  colonizzatore.
 Perché  il popolo sardo abbia un lavoro, perché non si debbano più leggere notizie di suicidi o pignoramenti di enti strozzini come  equitalia.
La nostra ISOLA NON è una discarica , basta alla cementificazione selvaggia, basta alle fabbriche fantasma,   basta alla comunità europea che detta regole qualunquiste , forse quelle regole vanno bene solo per loro !!!, ma non sono adatte a noi.
 Abbiamo una ricchezza immensa che è la nostra TERRA le nostre tradizioni le nostre USANZE.
Invece siamo Ricchi di RABBIA !!!!!! e DEBITI!!!
Diamo Un vero Futuro alle nostre generazioni
Riprendiamoci la nostra Identità la nostra Vita , la nostra terra.
Divulghiamo il più possibile la nostra voce.
Solo con l’unione possiamo  dare voce al nostro popolo.
perché UNIONE VUOLE DIRE VITTORIA!!!!
chin salude e cuncoldia
 avanti fortza paris


domenica 5 maggio 2013

Esito dell’incontro del 4-Maggio tra i partiti Movimenti Indipendentisti


L’incontro del 4-Maggio tra i partiti Movimenti Indipendentisti ha stigmatizzando l’impasse autonomista e gli indugi dei tenutari di questa strada che agli occhi di tutti sembrava senza vie di  uscita.


L’affermazione dei diritti nazionali del popolo Sardo  deve servire  all’instaurazione del potere popolare e democratico.


Alla messa in scacco  del colonialismo, alla  espressione della volontà del popolo Sardo,  consultato a suffragio UNIVERSALE.

Alla protezione del patrimonio nazionale Sardo, alla creazione delle strutture economiche e politiche


È precisato che, "nell’ambito dell’indipendenza Unica nazionale la società Sarda,  che si costituirà sarà priva di ogni forma di sfruttamento e di oppressione".


Lo sviluppo di nuove tecnologie, la modifica di quelle esistenti, la tutela del territorio sono nel pensiero del Popolo Sardo, questi saranno i cardini di questa nuova ERA .


"La verità, una volta risvegliata, non tornerà mai in sonno".
Il Popolo Sardo  non conoscerà più né rassegnazione né sottomissione a nessuno stato Oppressore.

Avanti Forza Paris.
chin salude e cuncoldia.

M.C. Olbia.



U cantu di i pantani
So pianure distese
Di fangosu pantanu
Duve mai s'intese
L'acellu di veranu

Terre di l'addisperu
Sottu à lu celu neru
Zappà!

Com'è morsu di tenaglie
In lu trimendu disertu
So di ferru le muraglie
Di sta gabbia à celu apertu!

Sangue, brioni e fracassu
Longu à la notte e lu dì
Di lu suldatu lu passu
A chi scappa ferma qui!

Hà da vene quellu ghjornu
Di la sacra libertà
E l'ora di lu ritornu
Chi l'acellu hà da cantà!

Terra di lu rifiatu
À stu mondu rinatu
Amà!


lunedì 29 aprile 2013

LETTERA APERTA DALL'INDIPENDENTISTA DODDORE MELONI A TUTTE LE DONNE SARDE E UOMINI SARDI

LETTERA APERTA DALL'INDIPENDENTISTA DODDORE MELONI
A TUTTE LE DONNE SARDE E UOMINI SARDI

Sono trascorsi trentacinque anni dal giorno che in Santa Cristina di Paulilatino (luogo sacro per la storia sarda) venne indetta la prima festa indipendentista della nostra storia.
Tale festa , venne portata avanti, fra mille difficoltà, da un gruppo di indipendentisti aderenti al Partito Sardo d'Azione e dal FIS, Fruntene Indipendentista Sadru, che negli anni seguenti vennero arrestati e processati nel cosiddetto "complotto separatista".
Molti di Voi , si chiederanno, per quale motivo ho scritto questo preambolo.
La motivazione sta ,che, nel periodo attuale in cui stiamo vivendo, si stanno ripresentando le stesse condizioni politiche di allora.
Il sentimento indipendentista dei nostri conterranei, giorno dopo giorno, si sta propagando sempre di più, ma tale sentimento non viene catalizzato verso i nostri movimenti ,per causa della nostra incapacità politica, a prevedere e precedere con l'azione quello che accade intorno a noi.
Infatti, mi sono permesso di indire il raduno, per il 4 Maggio 2013 a Santa Cristina, non per un motivo di primogenitura, ma per il motivo che ,nella nostra cultura, emergono con forza le nostre invidie infantili, le divisioni e i frazionamenti e pertanto di fronte a queste realta', qualcuno deve pur cominciare a fare il primo passo.
Il motivo per cui ho pensato di indirlo ,nel luogo che aveva dato corpo , per la prima volta in Sardegna, ad una festa, che riportasse , senza ipocrisia, la parola INDIPENDENZA ed in particolare dove sorge il pozzo sacro e il villaggio nuragico , fosse il luogo piu' adatto, per parlare tra di noi, in pace e armonia, senza distinzioni fra i componenti dei vari movimenti che si rifanno al mondo identitario sardo e che da lì, tramite i vari interventi, possa nascere un sentire comune su alcuni punti fermi che ci conducano all'indipendenza.
Il 4 Maggio, mi auguro che nasca una giornata di incontro e di armistizio fra persone che aspirano al raggiungimento della libertà del nostro popolo, cosicchè, tale spirito, possa avere il sopravvento su tutto il resto.
Per far si che non si formino frizioni fra i presenti, l'unica bandiera che il giorno dovrà sventolare dovra' essere la bandiera "quattro mori", considerato che in questo periodo storico, rappresenta tutto il popolo sardo.
Tale confronto, dovrà far capire alle nostre genti, che le differenze fra i vari movimenti, sono fonte di democrazia derivate da posizioni politiche diverse, ma tese al raggiungimento dello stesso obiettivo.
La speranza che ripongo in questo mio invito, girato a tutti i responsabili dei vari movimenti, è che non porti a nessuna decisione di negazione della loro presenza di questo incontro (anche se non deciso da loro in primis).
Dico questo, per il motivo che dai vari strati della popolazione sarda si aspetta da noi la responsabilità, la lungimiranza, il saper stare insieme, anche fra mille sfaccettature differenti ma pronti ad assumere la guida della nostra terra.
Se noi, a causa di personalismi sterili o visioni a corto raggio ,non comprendiamo, la responsabilità che il nostro essere indipendentisti comporta, vuol dire che il rifiuto di essere presenti a tale raduno, segnerebbe uno spartiacque gravissimo, considerato che dalla base, sgorga un prepotente sentimento di un dialogo piu' serrato e responsabile, da parte dei massimi esponenti identitari.
Augurandoci che la ragione illumini le nostri menti.

p.s.: al dibattito che si terra' nella sala convegni la parola verra' data a chiunque la chiedera', ma in base al numero dei richiedenti e il tempo a disposizione, i minuti verranno contingentati.

TERRALBA 25.03.2013 Doddore Meloni

domenica 28 aprile 2013

Nave del percolato di Bellolampo NELL'INDIFFERENZA DELLA POPOLAZIONE OLBIESE E SARDA

Oggi 28 Aprile si è svolta ad Olbia una Manifestazione
 ( si fà per dire !!! ),per mettere a conoscenza la popolazione dell' eventualità, quasi certa, del transito e smaltimento presso il depuratore di Olbia  di percolato prodotto dalla discariche della Sicilia.
Più che una manifestazione e stato un piccolo irrisoprio incontro tra partiti indipendentisti.

Del POPOLO nemmeno l'ombra, se non fosse stato che in coincidenza ci fossero stati i croceristi davanti al Comune di Olbia saremmo stati veramente pochi.

Accostandomi ai piccoli e vari gruppi Politici indp. ho  ascoltato saggiamente senza intervenire.
Ho constatato solo una cosa, nessun partito indipendentista  è indipendentista, le idee soggettive di ogni singolo individuo non possono essere condivise e accettate dagli altri.
Questo perchè non siamo tutti uguali e meno male che non lo siamo.

LA VERA INDIPENDENZA E' UNA SOLA E APPARTIENE AL POPOLO, SEMPRE CHE ESSO NE  VOGLIA FAR PARTE.

IN CORSICA L'INDIPENDENTISMO E' FORMATO E CARATTERIZZATO PROPAGANDATO DA UNA SOLA  UNICA E SOVRANA BANDIERA.

Nessun partito indipendentista è più bravo o meno bravo dell'altro.
Tutti dicono la stessa cosa, ma alla fine il risultato lo abbiamo visto nelle votazioni piccole percentuali e tutti a CASA.
Fino a che nelle stanze dei BOTTONI   saremmo governati da PD / PDL nessun partito indipendentista sarà preso in considerazione dal POPOLO.
Solo l'unione fà la forza e in questi casi solo una unica bandiera può accorpare tutti i partiti, senza togliere a nessuno le sue idee di sviluppo e crescita del territorio che le appartiene.
 Ci vediamo a Santa Cristina il 4 Maggio.

Per far si che oggi Olbia con il Percolato, domani le Trivellazioni ad Arborea, ieri l'inquinamento di Quirra non siano più oggetto di discussioni , non scenderemo più a compromessi con nessuno.
La Sardegna NON SI TOCCA !!!!!!.

BASTA  BISOGNA DIRE BASTA!! A TUTTO CIO'.
LA SARDEGNA E' LA NOSTRA TERRA !!!! POPOLO SARDO ONORATELA CON LA VOSTRA PRESENZA RITROVATE LA VOSTRA IDENTITA'  DI POPOLO FIERO!!! VI ASPETTIAMO A SANTA CRISTINA il MAGGIO .
AVANTI FORZA PARIS.
M.C OLBIA.