L’incontro del 4-Maggio tra i partiti Movimenti
Indipendentisti ha stigmatizzando l’impasse autonomista e gli indugi dei
tenutari di questa strada che agli occhi di tutti sembrava senza vie di uscita.
L’affermazione dei diritti nazionali del popolo
Sardo deve servire all’instaurazione del potere popolare e
democratico.
Alla messa in scacco del colonialismo, alla espressione della volontà del popolo Sardo, consultato a suffragio UNIVERSALE.
Alla protezione del patrimonio nazionale Sardo, alla
creazione delle strutture economiche e politiche.
È precisato che, "nell’ambito dell’indipendenza Unica
nazionale la società Sarda, che si
costituirà sarà priva di ogni forma di sfruttamento e di oppressione".
Lo sviluppo di nuove tecnologie, la modifica di quelle
esistenti, la tutela del territorio sono nel pensiero del Popolo Sardo,
questi saranno i cardini di questa nuova ERA .
"La verità, una volta risvegliata, non tornerà mai
in sonno".
Il Popolo Sardo non
conoscerà più né rassegnazione né sottomissione a nessuno stato Oppressore.
Avanti Forza Paris.
chin salude e cuncoldia.
M.C. Olbia.
U cantu di i pantani
So pianure distese
Di fangosu pantanu
Duve mai s'intese
L'acellu di veranu
Terre di l'addisperu
Sottu à lu celu neru
Zappà!
Com'è morsu di tenaglie
In lu trimendu disertu
So di ferru le muraglie
Di sta gabbia à celu apertu!
Sangue, brioni e fracassu
Longu à la notte e lu dì
Di lu suldatu lu passu
A chi scappa ferma qui!
Hà da vene quellu ghjornu
Di la sacra libertà
E l'ora di lu ritornu
Chi l'acellu hà da cantà!
Terra di lu rifiatu
À stu mondu rinatu
Amà!
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